La collezione d’arte di Tenuta Mara attraversa le epoche e ogni opera ha un particolare valore emozionale in grado di coinvolgere chi visita questo luogo speciale, accompagnandolo nella scoperta dell’arte di casa, quella del vino, in una meravigliosa esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Lasciamoci allora affascinare dal mito che è protagonista nelle pregiate tele seicentesche del pittore romano Ciro Ferri, dedicate a due episodi della leggenda di Giasone e il Vello d’oro, nota soprattutto grazie alla versione ripresa nel III secolo a.C. da Apollonio Rodio, nel poema epico Le Argonautiche.
La partenza di Giasone guidato da Minerva illustra il momento in cui l’eroe è pronto a partire per la conquista della prodigiosa pelle d’ariete dorato, custodita dal re Eeta nella Colchide, sul Mar Nero. Solo così potrà riprendere il trono di Iolco, usurpato al padre Esone dal fratellastro Pelia. Sullo sfondo vediamo la nave Argo e si preparano gli Argonauti, il suo gruppo di uomini fidati, mentre la dea della guerra per le giuste cause lo conduce dall’alto e una giovane donna lo indirizza; forse è già Medea, la maga figlia del re, che lo aiuterà nell’impresa. La scena è viva e dinamica e colpisce in particolare l’equilibrio tra uomo e natura che l’artista barocco ha saputo creare con maestria e che si ritrova nel secondo dipinto conservato nella pinacoteca: Giasone e gli argonauti conquistano il vello d’oro nella Colchide, di cui parliamo nell’articolo seguente; quell’equilibrio che ogni giorno si rinnova a Tenuta Mara.
Un maestro del Barocco
Ciro Ferri (1634-1689) è uno dei seguaci più stretti di Pietro da Cortona, grandissimo esponente del barocco romano, ed è considerato l’interprete più fedele della sua arte. Affianca il maestro in imprese prestigiose, dagli affreschi del Palazzo del Quirinale ai cartoni per i mosaici delle cupole nella navata destra in San Pietro in Vaticano, e lo segue a Firenze per le decorazioni di Palazzo Pitti che completerà dopo la sua morte nel 1669. Suo capolavoro riconosciuto è la serie di affreschi alla Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo ed è altresì un rinomato disegnatore; realizza disegni preparatori per sculture, architetture, ornamenti, arazzi, stampe, arredi sacri, apparati effimeri e carrozze, dimostrando un’assoluta padronanza del mezzo grafico.
Ciro Ferri (1634-1689), La partenza di Giasone guidato da Minerva