Nella Pinacoteca di Tenuta Mara, si trovano innumerevoli dipinti con composizioni floreali -ma compare sovente anche l’uva – che invadono gli ambienti come un inno alla bellezza e alla prosperità della natura; quella stessa natura che l’azienda biodinamica abita in equilibrio, prendendosene cura e rispettando con devozione i suoi frutti.

Sono bellissime nature ‘in posa’ ottocentesche, tra cui uno dei pochi esempi di pittura ad olio realizzati da Johann Knapp, artista viennese vissuto tra la fine del Settecento e l’inizio Ottocento, che fu uno specialista nel raffigurare piante, boccioli e corolle.

Sembra di sentire il profumo del suo Bouquet di fiori, dai colori accesi e vellutati, sapientemente dipinto con dovizia di particolari. Ma non solo, si è tentati di assaporare i due succosi grappoli d’uva e l’ananas gustoso, mentre un passerotto coglie una ramoscello per il suo nido e una farfalla sta per posarsi lievemente, o forse sta volando via? Dettagli che rendono più che mai ‘viva’ la composizione. Osservando meglio, vediamo che il vaso orna una balaustra marmorea e sullo sfondo si delinea un paesaggio alpestre la cui atmosfera ci cattura, facendoci entrare nel realismo del quadro, come se fossimo affacciati alla finestra.

 

Knapp artista e scienziato

Il maestro, d’altra parte, era un esperto conoscitore delle caratteristiche botaniche delle piante, dal momento che la sua attività principale consisteva nel documentarle sistematicamente con illustrazioni ad acquerello. Ne realizzò a centinaia e per gli studiosi queste immagini sono sia arte, sia documentazione scientifica. Ci sono, per esempio, le meraviglie del “Giardino olandese” nel castello asburgico di Schönbrunn, famoso per le specie esotiche e ornamentali come le rose e le bacche, ma anche la Flora alpina; modelli che probabilmente ritornano nei suoi rari dipinti, come quello di Tenuta Mara, eseguito nel 1831.

Non si tratta più di ‘vanitas’, le cosiddette nature morte, molto in voga nel Settecento, caratterizzate da soggetti in decadimento, come fiori appassiti e frutti bacati, simboli della brevità della vita, ma piuttosto di una ‘natura viva’ che si mostra rigogliosa e generosa perché accudita con amore.

 

Johann Knapp, Bouquet de fleurs avec un ananas et du raisin, 1831, olio su tela