La materia protagonista. Rosso acceso in verticale con sgocciolate di colore più scuro e rondelle meccaniche inglobate nella superficie, quest’opera di Giuliano Cardellini è intrigante e ci accompagna in un racconto onirico, dove il Sogno nel blu, cambia colore e la pesantezza diventa leggerezza.
L’artista riminese di fama internazionale, vive a Morciano di Romagna, dove sperimenta da sempre nelle terre del conterraneo Raffaello Sanzio e prossime a quelle di Arnaldo Pomodoro e Umberto Boccioni (Morciano), a cui si sente particolarmente vicino, ma suoi modelli sono anche Cattelan, Alberto Burri, Marc Quinn.
in da ragazzo era stimolato a miscelare pittura e parole scritte per creare qualcosa di armonioso, e con la maturità la sua arte visiva arriva a fondersi con la poesia, trovando nuove soluzioni per mostrare l’intangibile. Per creare le sue opere adotta linguaggi tecnici sempre diversi: pittura, scultura, pitto-scultura e installazioni, volutamente astratte, usando colori su tela, su ferro, su tavola e tanti materiali diversi, dal legno al vetro, dalla plastica alla stoffa, in una costante ricerca che include il verso poetico nell’opera stessa o nel titolo. Un approccio intimista e lirico, basato sull’osservazione della natura e sulla percezione dei sentimenti.
Nel lavoro del 2017 che ha trovato posto a Tenta Mara, con l’utilizzo minimale della cromia, di pochi segni e di oggetti residuali rubati alla meccanica, chiamati ad un nuovo ruolo significante, l’artista ci conduce verso interstizi nascosti, verso pensieri introspettivi.
Cardellini, artista e poeta, ma anche fotografo e autore di spettacoli teatrali, stimola domande esistenziali, coinvolgendoci nella sua riflessione emotiva su come si pone l’individuo nella società contemporanea, rispetto all’ambientale, all’isolamento, a come vivere l’amore.
“L’arte è la capacità di esprimere bellezza e armonia, facendo emergere da dentro se stessi tutto quell’insieme di emozioni, sofferenze, gioie, delusioni ed il proprio vissuto. il tutto ascoltando e ricercando in continuazione senza una fine.
L’arte ha la funzione di aprire le menti, far affiorare le coscienze. consentire di immaginare spazi oltre il materiale ed il convenzionale. di far godere della bellezza e della armonia per farei crescere tutti migliori”.
Giuliano Cardellini