Le ‘nature in posa’ esposte nella pinacoteca di Tenuta Mara sono una più deliziosa dell’altra; sono bellissimi e raffinati dipinti, soprattutto dell’Ottocento, ma c’è anche una composizione floreale del primo Settecento, ad opera di un grande artista dell’età tardobarocca: il tedesco Franz Werner Von Tamm, nato ad Amburgo nel 1658 e morto a Vienna nel 1724.

Il lussureggiante bouquet, dipinto nel 1705, ci ammalia con la delicatezza dei garofani, delle rose, dei gigli, armoniosamente accostati nelle forme e nei passaggi cromatici: dal bianco al rosa, dall’arancio al blu, in una gamma di tonalità diverse, in cui si riconosce la maestria del Tamm, vero e proprio virtuoso del colore. Suoi elementi ricorrenti sono altresì il vaso decorato all’antica e la caratteristica struttura piramidale della composizione, ambientata in atmosfere vespertine o, come in questo caso, mattutine che inondano il paesaggio con tonalità dal giallo-arancio al grigio-azzurro. Un glorioso benvenuto alla giornata in sintonia con la natura.

Una scelta iconografica, quella delle nature morte all’aperto, ereditata dall’olandese Abraham Brueghel e sperimentata a Roma dove, fra il 1685 e il 1695, Gaspar van Wittel lo introduce nel circolo artistico italo-fiammingo. Tamm diventa così un famoso e apprezzatissimo ‘fiorante’ tanto da guadagnarsi il soprannome di Daprait, ovvero ‘bravo’; si  distingueva infatti per l’abilità nel fondere insieme la lucidità ottica, tipicamente nordica, con le calde sfumature mediterranee, conferendo ai soggetti delle sue tele, sorprendenti vitalità e realismo.

Un pittore completo, così lo definisce Lione Pascoli, suo biografo italiano, nelle Vite de ‘pittori, scultori, ed architetti moderni (Roma 1730-1736):

“Aveva gran facilità nel dipingere e dipingeva con ispirito, risoluzione e prestezza. (…) Sapeva insomma far bene tutto quel che faceva avendo anche al pari d’ogn’altro professore saputa nuda, e semplice, com’ella è la verità rappresentare.”

 

Franz Werner Von Tamm, A stll life of flowers with carnatons, roses, lilies,
and morning glories,1705, olio su tela

Il successo e la fama

Durante la permanenza romana, grazie all’amicizia con il pittore figurista Carlo Maratti, Tamm lavora per i grandi collezionisti dell’aristocrazia come i Pallavicini, i Falconieri e gli Spada; importanti commissioni patrizie che ne diffondono la fama in tutta Europa: Spagna, Francia, Inghilterra, Germania. Seguirono brevi soggiorni a Firenze e Venezia, e quindi la nomina a pittore di corte a Vienna, da parte dell’imperatore Leopoldo, continuando a stupire con le sue nature morte ma dipingendo altresì soggetti sacri, come la pala d’altare per la chiesa abbaziale di Schlierbach.