I nostri Vini

«Noi non chiediamo alla Terra più di quello che può darci».

La nostra ambizione è quella di lavorare nel modo più naturale possibile, per ottenere un prodotto in grado di soddisfare le esigenze del palato ma anche di emozionare.

Vogliamo produrre un vino schietto ma complesso, diretto ma suggestivo; che testimonia il forte legame con il territorio, ma soprattutto  il carattere del suo produttore.

La biodinamicaè la chiave per raggiungere tutti questi obiettivi, una scelta impegnativa e coraggiosa.

L’azienda coltiva solo Sangiovese proveniente  da selezioni massali locali. L’attenzione alla fertilità organica e alla biodiversità del suolo viene ottenuta attraverso una gestione alternata dei filari. Viene praticato il sovescio con la semina di un mix di essenze biologiche di graminacee, leguminose e crucifere che può arrivare anche a 30 varietà diverse e che viene modificato negli anni a seconda del clima.

In cantina si cerca di seguire la stessa filosofia, utilizzando come unico ingrediente l’aria. «È il mezzo per far entrare la luce dentro il vino: la luce è il vero scultore di ogni forma vivente, vino compreso».

Il biodinamico è essenzialmente un metodo per gestire la vigna, con la massima attenzione alla biodiversità.

Interveniamo essenzialmente con continui rimontaggi (lettere di luce, in linguaggio steineriano), anche quattro volte al giorno se serve, per favorire le estrazioni e l’attività dei lieviti.

La macerazione sulle bucce può durare fino a un mese poi è decisiva la fase di affinamento, con i vini che stazionano a lungo sulle fecce fini nelle botti di Taransaud o nei tulipani di cemento naturale per lo sviluppo degli aromi terziari.

MaraMia, Guiry, MaraMato e Totmà sono il nostro risultato finale tutti certificati Demeter.


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La cantina

Il metodo biodinamico

Limitare al minimo l’intervento dell’uomo è una scelta dell’agricoltura biodinamica che abbiamo sposato integralmente. A Tenuta Mara coltiviamo la vite in base al Calendario Lunare e a quello Planetario e al posto dei fertilizzanti trattiamo il terreno con preparati di origine vegetale e animale.

Il resto è affidato alle migliaia di microrganismi che vivono nel terreno e che mantengono in attività il suolo. Il rispetto che abbiamo per la natura ci accompagna anche nel processo di trasformazione dell’uva in vino Sangiovese.

Non cerchiamo scorciatoie: l’agricoltura biodinamica non contempla prodotti di sintesi e correttivi enologici, che non entrano né mai entreranno all’interno di Tenuta Mara. Lasciamo che siano la terra e gli astri a scandire il ritmo. Noi, dopo un’attenta degustazione, imbottigliamo solo il vino migliore.

La musica e l'arte

Alla Tenuta Biodinamica Mara le viti crescono accompagnate dalla musica classica: archi, fiati e accordi musicali si diffondono nell’aria e abbracciano le piante che prosperano tra le armonie di Mozart, come in una sconfinata sala da concerto.

Le armonie seguono il processo di trasformazione dell’uva in vino pregiato fino alla cantina, dove risuonano i canti gregoriani, in un’atmosfera di assoluta pace e meditazione. Per creare questa inedita atmosfera è stato installato un sofisticato sistema di casse firmate BOSE, posizionate lungo i filari, che diffondono le note lungo il vigneto.

Opere d’arte si collocano in perfetta armonia nel paesaggio naturale di Tenuta Mara, in un percorso artistico en plein air che non ha eguali: a dare il benvenuto agli ospiti, ma anche a vegliare sull’ingresso della Tenuta, è l’arco della rotonda della Besana di Mauro Staccioli, creato in occasione della mostra milanese Besana ’80. Procedendo si incontrano l’opera di Giò Pomodoro ‘Hermes conduce il sole’, la scultura bronzea ‘L’incontro’ di Pietro Sbarluzzi, le statue neoclassiche de ‘Le quattro stagioni’ a vegliare sull’equilibrio dell’orto biodinamico.

Una straordinaria sala della musica con ampie vetrate che guardano la vallata, fino al mare, ospita un pianoforte gran coda Fazioli, per inediti concerti, degustazioni di vino con musica dal vivo, ma anche per masterclass di pianoforte, wine tasting experience ed eventi che ben coniugano musica e vino.

Il Sangiovese

Un Vino Unico al Mondo, come Unico è il luogo in cui cresce. Il MaraMia, non ha scorciatoie, bisogna entrare nel suo mondo per capirlo. Un mondo fatto di luce, terra, acqua e fuoco. Un mondo che gira 365 giorni l’anno, dietro la fatica e le mani dei Vigneron, che lo assistono e lo aiutano a diventare un liquido odoroso di estrema franchezza e complessità. Il MaraMia offre un naso immediatamente pulito, di frutto vivo, gioioso, giovane, con rimandi di fragoline di bosco, amarene ; ove confluiscono note di alloro e radice di zenzero. Il MaraMia è docile, carezzevole, emergono note saline, con tannini moderati e croccanti, i quali invogliano ad un ulteriore assaggio. La bocca rimane compiaciuta, il liquido si propaga su tutto il palato con fare nobile e gentile, non presuntuoso. Il MaraMia è Vita. Nasce…Matura…Muore. Non dura in eterno. Degustatelo nel suo splendore.

La salute dei vigneti – 11 ettari vitati esclusivamente per la produzione di vino Sangiovese dove la cura delle piante è impeccabile – conferma la qualità delle scelte colturali fatte. Non solo sovescio ma anche tutela della biodiversità e la musica di Mozart che viene diffusa nei vigneti notte e giorno ad accompagnare il ciclo vegetativo delle viti.

Le uve raccolte manualmente per la produzione del vino biodinamico subiscono in cantina una cernita severissima sotto gli occhi e le mani di ben sedici addetti.
Nei tini il vino Sangiovese fermenta senza controllo di temperature e senza lieviti aggiunti e approda infine nella bottaia dove due guerrieri cinesi vegliano giorno e notte, accompagnati dai canti gregoriani.

Nasce così MaraMia, un vino rosso pregiato unico nel suo genere, nutrito di qualità e arte, biodinamico e 100% Sangiovese.


La tenuta

La storia della Tenuta Mara comincia nel giorno in cui Giordano Emendatori decide di concretizzare una sua grande passione, quella per il vino, dedicandosi alla progettazione e costruzione di una tenuta che intitola a sua moglie Mara, colei che è sempre stata l’importante sostegno in tutte le avventure della sua vita.

Dopo l’acquisto del terreno, nel 2000, sono trascorsi cinque anni prima di per poter impiantare il vigneto: sette ettari esposti al dolce sole della Romagna. Un’area vicino al borgo collinare di San Clemente, dedicata a un grande vitigno italiano: il Sangiovese.

Visitare Tenuta Mara significa vivere una straordinaria wine experience, unica nel suo genere. Un percorso della durata di due ore circa che, partendo dal parco e dalle opere d’arte ‘en plein air’, prosegue nel vigneto, dove nasce e cresce l’uva che diventerà ‘MaraMia’. Lungo il cammino, sarete cullati dalle sonorità delle note mozartiane diffuse lungo i filari da un sofisticato sistema di casse BOSE, così come dal cinguettio dei numerosi uccelli che popolano la Tenuta, un’autentica oasi naturale, simbolo di un ecosistema perfetto costruito con grande maestria nel corso degli anni.
All’interno, la visita ha inizio nella splendida sala della musica dalla quale, attraverso una scalinata che è anch’essa un’opera d’arte, si accede ai luoghi ‘sacri’ del vino: la Tinaia, la Cantina, la Bottaia.
Una meravigliosa esperienza sensoriale che si conclude con la degustazione del protagonista indiscusso di questa splendida e unica realtà: il MaraMia.

L'ambiente e la natura

La musica di Mozart e i canti gregoriani non sono gli unici suoni che accompagnano coloro che passeggiano tra i filari di Tenuta biodinamica Mara. L’orecchio è infatti sollecitato dal canto di numerosi uccelli che rivestono un ruolo fondamentale per preservare l’equilibrio biologico dell’ecosistema che sottende la partica dell’agricoltura biodinamica.

I vigneti si estendono per circa 11 ettari e prendono i nomi dai nipoti di Giordano e Mara Emendatori: Andrea, Indira , Achille e Mariana. Tutti rigorosamente coltivati seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica.

In più la loro nidificazione è un valido indicatore della salute e della biodiversità dell’habitat. Per questo sono state posizionate 550 cassette nido per uccelli, 70 cassette rifugio per i pipistrelli e 5 pareti nido per gli insetti. Ogni anno tutte le specie che popolano la tenuta sono oggetto di uno scrupoloso censimento da parte di un ornitologo.

I protagonisti