Un’altra pregiata composizione floreale presente nella pinacoteca di Tenuta Mara è il Bouquet de fleurs et nid d’oiseau di Gerrit Johan van Leeuwen (1756-1825), pittore dei Paesi Bassi settentrionali, attivo tra Sette e Ottocento.
Non ci sono molte notizie sull’artista; si sa che era nativo di Arnhem e fu allievo dell’olandese Wybrand Hendriks ad Haarlem e poi, tornato nella sua città, che fu direttore dell’accademia di disegno locale e si affermò come pittore di frutta e fiori di successo.
Il bouquet mostra tutta l’abilità nel ritrarre la natura con dovizia di particolari minuziosi, nel solco della grande tradizione delle nature morte fiamminghe e olandesi del Seicento, la cui produzione non si era mai fermata, rispondendo alle esigenze della nuova committenza borghese. Un sentore comune in Europa che porta alla divulgazione e al persistere nel tempo di modelli compositivi e simbolismi. Dopo un secolo, ritroviamo per esempio il bel vaso all’antica presente nel dipinto di Franz Werner Von Tamm, sempre esposto nella pinacoteca, la stessa qualità di fiori accostati con delicatezza: garofani, rose, gigli, e simili accostamenti cromatici: dal bianco al rosa, al rosso, al blu; gradazioni di colori primari associati fin dal medioevo alla purezza.
Van Leeuwen aggiunge altri dettagli ricorrenti e ormai consueti in questo genere pittorico, come le farfalle svolazzanti tra i fiori e un piccolo nido con le uova di un uccellino a lato del vaso, a richiamare la dimensione ciclica della vita; un’opera nata per ornare gli ambienti domestici nelle case della classe emergente di commercianti e imprenditori, amanti della bellezza e dell’arte, e che oggi orna gli interni di Tenuta Mara mantenendo intatta la sua funzione e quella sintesi straordinaria tra naturalismo e simbolismo che ancora ci incanta.