Un bellissimo e imponente girasole illumina gli ambienti interni di Tenuta Mara, una scultura solare che fa ‘sentire’ la natura a portata di mano e invita ad avvicinarsi per scoprire da vicino i dettagli: è una spettacolare composizione di matite colorate.
El Girasol (2015) del colombiano Federico Uribe, ci trasporta in un mondo fiabesco dove materiali presi in prestito della quotidianità si trasformano in installazioni inaspettate e sorprendenti.
Il noto artista contemporaneo, nato a Bogotà nel 1962 e oggi residente a Miami, impiega oggetti comuni – forchette di plastica, monete, pennelli, spilli e molto altro – come tasselli modulari da assemblare in gran quantità, secondo la sua fantasia, per creare animali, piante, strane figure, ma anche forme astratte come Otono, del 2007-8, anch’essa nella collezione di casa. Entrambe le opere di Tenuta Mara sono realizzate con le familiari matite, intrecciate insieme in modo tale che da lontano si percepiscano il volume, la texture e i colori, e che a poca distanza si notino i collegamenti tra un elemento e l’altro e si possano aprire più e varie interpretazioni.
Il pencil è per esempio un evidente richiamo all’arte del disegno, uno strumento per bozzetti o opere finite che qui si mostra come oggetto con una funzione plastica, diversa e straniante rispetto alla norma, quella di parte di un tutto scultoreo. Nelle mani dell’artista le matite non generano immagini bidimensionali bensì opere tridimensionali che portano con sé le qualità del materiale: componenti lignee, di origine organica, simbolo di rigenerazione naturale e culturale allo stesso tempo, da cui scaturisce una forma d’arte vitale, variopinta e gioiosa, in questo caso, una grande infiorescenza eliotropica che ci stupisce e ci emoziona.
Uribe è considerato un carattere ibrido, resistente alle classificazioni, usa il linguaggio della pop art in modo concettuale ma è un artista fuori dagli schemi che prima di tutto intende condividere ciò che sente, trasmettendo sentimenti positivi.
“Ho la speranza che le persone che si relazionano con le mie sculture e vivono con loro, vedano l’amore che ci metto. Desidero che le persone sentano che lo faccio con molta attenzione e con lo scopo della bellezza. Do la mia vita al mio lavoro e voglio che la gente lo veda”.
Federico Uribe